SCE PROJECT PREMIATA BEST ENGINEERING FIRM 2019 DAL BUILD AWARDS

Il Primo Maggio 2019, SCE Project ha ufficialmente ricevuto il BUILD Infrastructure Awards della “Migliore società di ingegneria 2019” (Best Engineering Firm 2019) per il suo coinvolgimento nella progettazione strutturale del “Progetto Manifattura” o Green Innovation Factory di Rovereto .  In effetti, il BUILD Infrastructure Award è il premio assegnato dalla rivista anglosassone BUILD Magazine, che si pone l’obbiettivo di “portare alla luce gli eroi nascosti” che contribuiscono quotidianamente al disegno del cosiddetto “villaggio globale”.

LA GREEN INNOVATION FACTORY: UN PROGETTO SOSTENIBILE

Il seminario ha affrontato la genesi e l’evoluzione del case study del progetto firmato dallo studio di architettura bergamasco De8 Architetti. Nell’ottica di offrire alla platea di studenti una molteplicità di punti di vista, sono stati invitati i principali attori coinvolti nella progettazione dello stadio. Nel corso della giornata i professionisti hanno quindi aperto il dibattito su temi vari tra i quali, l’innovazione nella progettazione dello stadio dell’Atalanta, la valorizzazione e tutela dei Beni Culturali, la definizione di uno nuovo modello di stadio-urbano nonché il rapporto con la città storica e il tessuto consolidato.

DAL DESIGN AL CANTIERE: L’INGEGNERIZZAZIONE DI PROGETTO E DI PROCESSO

“La Manifattura Tabacchi di Rovereto”  nasce nel 1981 da un progetto dell’Ing. Latzel. Per i prossimi 25 anni, il complesso di edifici, maggiormente dedicato alla produzione e al confezionamento di sigari, sarà il teatro di numerose innovazioni sociali spesso su iniziativa delle stesse lavoratrici. Purtroppo, nel 2008, per ragione economiche e per mantenere in vita l’opificio di Lecce, lo stabilimento viene definitamente chiuso. Trentino Sviluppo, agenzia creata per aiutare e promuovere le imprese del territorio, acquista quindi il complesso e intraprende lavori di riconversione. L’ambizioso progetto di riqualificazione urbana “Progetto Manifattura”, ideato dalla società Manifattura Domani, si sviluppa su una superficie di 8,5 ettari di superficie scoperti contro 56 000 metri quadrati coperti e include la storica Manifattura. Effettivamente, l’obbiettivo di Manifattura Domani è quello di fare rinascere la piattaforma produttiva della vecchia fabbrica con la creazione di un polo dedicato all’innovazione industriale, alla ricerca, alla formazione e al networking.

Il progetto ritenuto dalla committenza è firmato dall’Archistar Kengo Kuma – in collaborazione con numerosi professionisti tra i quali SCE Project – ed è fondato sul valore della sostenibilità. Infatti, per rispondere all’esigenza di ridurre l’impatto del costruire sull’ambiente, sono state studiate soluzioni strutturali che privilegiano l’impiego di materiali, componenti e prodotti regionali, riciclati e riciclabili, atossici e a ricrescita veloce.

PROGETTAZIONE STRUTTURALE: SISTEMA STRUTTURALE E SISTEMA SISMO-RESISTENTE

Il complesso si articola in una serie di edifici a pianta rettangolare disposti a distanza tra loro su due file. Il corridoio centrale che si viene a creare funge da connettivo tra i fabbricati e da ingresso ed uscita per i visitatori. I capannoni sono caratterizzati da ampi spazi interni garantiti da una struttura in legno ad ampie luci e da una forte trasparenza verso l’esterno. Quest’ultima è resa possibile da sistemi di facciata continua posti lungo l’intero perimetro. I singoli volumi, adibiti a spazio produttivo, sono tra loro uniti in copertura formando uno spazio aggregativo sopraelevato che domina l’area circostante.

“Dal punto di vista strutturale, l’unione di tutti i volumi con un unico orizzontamento ha reso necessaria l’ideazione di un sistema di giunti strutturali bidirezionali” spiega l’Ing. Filippo Galvani.
“Questo sistema garantisce che ogni singolo capannone abbia un comportamento sismico indipendente dagli altri. Più nello specifico, la presenza dei giunti garantisce che, durante un evento sismico, non si formino concentrazioni di sollecitazione nelle zone di giunzione tra i produttivi. “

La necessità di garantire una massima flessibilità degli spazi nonché un’adeguata illuminazione naturale all’interno dei locali ha portato la progettazione verso la scomposizione dei sistemi sismo-resistenti nelle due direzioni principali (longitudinale e trasversale). Nella direzione longitudinale sono stati posizionati dei controventi metallici parallelamente alla facciata a collegamento tra la copertura e la fondazione in cemento armato. Invece, nella direzione trasversale dei capannoni si è esclusa la possibilità di utilizzare controventi che sarebbero stati d’intralcio alla modularità della distribuzione interna. Si è quindi optato per la progettazione di importanti portali a nodi incastrati alla base e in sommità. I pilastri dei portali sono costituiti da quattro montanti distanziati e resi collaboranti tra loro con delle imbottiture in legno in grado di trasferire taglio e momento flettente.

Anche al livello di dettaglio, la particolarità del “Progetto Manifattura” risiede nella definizione dei giunti sismici e dei portali incastrati. Infatti, lo studio di questi giunti strutturali ha dovuto prendere in conto contemporaneamente molti fattori peculiari della progettazione lignea.

Tra questi fattori si possono citare:

  • la dimensione delle connessioni d’incastro
  • la rigidezza rotazionale dei collegamenti: in grado di influenzare la risposta sismica dell’edificio
  • la necessità di assorbire gli spostamenti di una struttura flessibile (fino a 20 cm)
  • la necessità di garantire i requisiti di resistenza al fuoco

Infine, ma non meno importante, il rispetto del concept architettonico è un elemento fondamentale dell’offerta di SCE Project, il filo conduttore che guida lo sviluppo di ogni nostro lavoro di progettazione e per il quale oggi receviamo il BUILD Awards della Best Engineering Firm 2019 per il “Progetto Manifattura” a Rovereto.

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